Come assumere una badante convivente? Quali sono gli orari di lavoro? E il riposo settimanale? Vediamo di seguito le risposte a ognuna di queste domande che potrebbero mettere in difficoltà sia i datori di lavoro che le badanti.
Cosa significa badante convivente?
La badante è convivente quando è sempre presente nella casa dell'assistito, giorno e notte. La badante ricopre un ruolo essenziale nella vita dell’assistito dato che è sempre presente e lo aiuta in tutte le sue attività.
Questa figura è ancor più importante quando deve assistere una persona non autosufficiente, che necessita di supporto in ogni momento della giornata.
Come assumere una badante convivente?
Esistono due livelli di inquadramento delle badanti conviventi:
- Livello BS: quando la badante assiste una persona autosufficiente.
- Livello CS: quando la badante assiste una persona non autosufficiente.
Lo stipendio minimo di una badante convivente con contratto regolare livello BS è di 988,90€ mensili mentre lo stipendio di una badante convivente livello CS è di 1.120,76€ mensili.
Leggi come assumere regolarmente colf e badanti
Orario badante convivente
L’orario di lavoro di una badante convivente è di 54 ore a settimana. Le parti scelgono un orario di lavoro di 10 ore al giorno, non consecutive, dal lunedì al venerdì, e di 4 ore il sabato.
L’assistente convivente ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive nell’arco della stessa giornata e a un riposo intermedio retribuito nelle ore pomeridiane normalmente non inferiore a due ore.
Il lavoratore dispone di 36 ore di riposo settimanale, di cui 24 ore consecutive. La badante riposa la domenica per tutta la giornata e può uscire dall’abitazione dell’assistito rientrando quella sera o il lunedì mattina.
Inoltre, l'assistente ha diritto ad altre 12 ore di riposo di un altro giorno della settimana stabilito dalle parti.
Se la badante lavora anche la domenica, la retribuzione verrà aumentata del 40% a meno che tale riposo non sia goduto in altro giorno della stessa settimana.
Badante convivente vitto e alloggio
La badante convivente, oltre allo stipendio, ha il diritto a vitto e alloggio. Il datore di lavoro deve assicurare all’assistente un luogo dove dormire e dei pasti completi.
Secondo CCNL, il lavoratore convivente ha diritto ad un vitto che assicuri un’alimentazione sana e sufficiente e ad un alloggio idoneo a salvaguardarne la dignità e la riservatezza.
Quando vitto e alloggio non vengono forniti “in natura”, la badante ha diritto ad un’indennità sostitutiva: una somma di denaro calcolata moltiplicando il valore convenzionale giornaliero di vitto e alloggio per il numero di giorni lavorati.