Meglio una badante convivente o una badante a ore?

Ultima modifica: 29 set 2022

Meglio una badante convivente o una badante a ore?

Questa è una domanda che si pongono molte famiglie, che hanno necessità di aiuto per assistere una persona anziana o disabile.

Ci si deve chiedere quale sia la migliore opportunità, relazionando il fattore costo con quello delle effettive necessità.

Fare questa valutazione non è semplice, vediamo quali sono gli elementi da considerare, che saranno decisivi nella scelta.

Badante convivente o badante a ore?

La famiglia che si fa questa domanda, deve riflettere su diverse variabili.

La persona da assistere ha bisogno di una cura continua, o solo per qualche ora al giorno?

Il budget è sufficiente?

Il proprio caro/a è realmente autosufficiente o non autosufficiente? Si trova in una situazione in cui le sue condizioni stanno peggiorando?

Soffre di particolari patologie, ad esempio il diabete, che prevedono un certo tipo di preparazione da parte di chi dovrà assisterlo?

Se infatti ci troviamo di fronte ad uno scenario di progressivo decadimento, e la famiglia non riesce a supportare anche per poche ore il proprio congiunto, è necessario prospettare l'ingresso di una badante full time.

Vi è però nella abitazione sufficiente spazio per accogliere una badante convivente?

Inoltre, la persona da assistere deve essere interpellata, se le sue funzioni cognitive non sono compromesse, sulla scelta da intraprendere.

Molti anziani sono riluttanti all'idea di avere una figura all'inizio estranea, dedicata al loro accudimento.

Deve quindi subentrare il dialogo, per persuadere del fatto che una badante è necessaria, e la scelta deve essere il più possibile condivisa, soprattutto nel caso di badante convivente.

Indubbiamente anche il budget ha il suo peso, abbiamo scritto un articolo in cui spieghiamo a quali possibilità ricorrere se i soldi per una badante convivente non fossero sufficienti.

Dopo aver risposto a queste domande, si può delineare il profilo della badante di cui si necessita, se ad ore o convivente.

Caratteristiche della badante ad ore

La badante ad ore fornisce la sua assistenza solo per un tot di ore giornaliere, che possono essere sia notturne che diurne.

Può essere assunta con un contratto che va dalle 2 alle 8 ore giornaliere ma non superare le 40 ore settimanali. Generalmente svolge il suo lavoro dal lunedì al venerdì.

La sua retribuzione deve seguire quanto previsto dall'inquadramento CCNL (contratto nazionale del lavoro), ovvero dipende dal suo livello.

Se la badante presta il suo lavoro di notte, vi sono specifiche tabelle retributive per la badante notturna.

Caratteristiche della badante convivente

L’orario di lavoro per una badante convivente è di 54 ore a settimana, considerando 10 ore al giorno di lavoro non consecutive, più 4 ore il sabato.

La badante full time deve poter beneficiare di un riposo di minimo 11 ore consecutive nella stessa giornata, e deve anche poter godere di non meno di due ore di riposo nell'arco del pomeriggio.

La domenica (tranne diverso accordo) la badante può avere la sua giornata di libertà.

La sua retribuzione dipende anche qui dal suo livello, legato soprattutto al fatto se assista una persona autosufficiente o non autosufficiente.

Ad esempio, un livello C Super è richiesto per assistere una persona non autosufficiente, anche se la badante non ha formazione specifica. In questo caso, lo stipendio mensile non può essere inferiore a 1.026,34 euro.

Un aiuto fondamentale per calcolare la busta paga, sia per la badante convivente che per quella non convivente

Sul nostro sito potrai trovare un efficiente strumento di calcolo busta paga mensile, che ti permette di fare delle simulazioni per ottenere il costo mensile della badante convivente/non convivente.

Ti basterà inserire il tipo di contratto (appunto, convivente o non convivente), il livello di inquadramento e le ore di lavoro settimanali.

Avrai quindi una stima del costo mensile, e potrai quindi fare valutazioni in merito ai costi a cui puoi andare incontro.

Per aiutare i datori di lavoro e i collaboratori domestici abbiamo anche ideato una applicazione, Busta Paga Domestico, che permette di elaborare accurate buste paga, che considerano non solo t.f.r e tredicesima ma anche gli straordinari, le assenze retribuite come i giorni di malattia ed altro ancora. Tutto questo, basandosi su cosa prevede il CCNL attuale.

Vi è poi la possibilità di invitare il proprio collaboratore domestico (nel tuo caso, la badante) a condividere i dati generati dalla applicazione, per un rapporto più trasparente e di maggior fiducia reciproca

Uno strumento indispensabile, se vuoi evitare calcoli complicati e semplificare la gestione del lavoro con la tua badante.

Conclusione

Concludendo, la scelta di assumere una badante ad ore o convivente dipende da diverse valutazioni, in primis le reali condizioni della persona da assistere, che deve essere il più possibile coinvolta nella decisione da intraprendere.

Deve trattarsi di una scelta ben ponderata, soprattutto riflettendo se le necessità dell'assistito/a cresceranno a breve termine, e l'opzione di una badante convivente potrebbe diventare inevitabile.